AIDO e Comunità 2.0
A partire dal mese di ottobre 2020, ha preso il via la fase operativa del progetto AIDO 2.0 che vede coinvolti in modo diretto i protagonisti dell’esperienza del trapianto.
Donatori e riceventi sono stati suddivisi in due gruppi con finalità leggermente differenti: un gruppo di “Digital Storytelling”, avente l’obiettivo finale di produrre un proprio artefatto utile alla promozione e sensibilizzazione sul territorio sul tema del trapianto, e uno di “Pazienti Esperti” che include al suo interno anche alcuni professionisti sanitari e che, oltre a portare testimonianza, mira a formare i partecipanti in modo che possano offrire supporto e vicinanza a chi si trova a vivere, nel presente, l’esperienza del trapianto e/o della donazione.
Le attività sono svolte in modo quasi parallelo, in quanto gli obiettivi comuni sono:
- rielaborare le singole personali esperienze dei partecipanti mediante la narrazione, al fine di condividerle con il gruppo e al contempo offrire la possibilità a ognuno di ripensare alla propria esperienza cogliendone, se possibile, ulteriori significati;
- affinare la capacità di ascolto dei singoli partecipanti;
- produrre qualcosa di concreto come atto propedeutico alla promozione della cultura del dono.
Per raggiungere questi obiettivi si è deciso di utilizzare delle pratiche inerenti alle Medical Humanities.
In particolar modo, i partecipanti al progetto:
- hanno scritto alcuni testi narrativi (scrittura personale e autobiografica) riguardanti le proprie esperienze in qualità di persone sottoposte a trapianto;
- hanno scritto brevi componimenti improntati alla forma poetica nota come petit-onze, tramite i quali hanno parlato di alcuni aspetti della loro esperienza di persone trapiantate, dell’importanza e del significato della donazione e della loro “rinascita” conseguente al trapianto; una partecipante ha inoltre scritto una poesia sulla propria esperienza.
Si ringrazia inoltre Robert Cesone per aver scritto una canzone dedicata al progetto AIDO 2.0.