Il tempo del mio lavoro è quello che vivo ogni giorno…ogni giorno la ricerca di un tempo giusto.
Essere educatrice per me è come un regalo che un po’ mi sono fatta da sola con lo studio… l’impegno e un po’ mi ha fatto la vita… donandomi molte opportunità e un’infanzia colma di incanto, dove gioco e contatto con la natura hanno fatto si che io, da adulta, mantenessi come una finestra aperta su quel mondo permettendomi così di sentirmi in sintonia con i bambini nel mio lavoro, di entrare in contatto immediato col loro mondo…
Mi chiamo Irene. Prendo in prestito le parole di un poeta, Jacques Brel.
“Vi auguro sogni a non finire…la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.
Vi auguro passioni, vi auguro silenzi, vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
E risate di bambini…
Vi auguro di resistere all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi”.
“Vi auguro sogni a non finire…la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.
Vi auguro passioni, vi auguro silenzi, vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
E risate di bambini…
Vi auguro di resistere all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi”.